Revet a Didacta presenta il prototipo di Desko

Revet partecipa per la prima volta a Didacta, la fiera dell’innovazione scolastica in programma fino a domenica 22 maggio alla Fortezza Da Basso di Firenze. Ci trovate allo stand I-52 nel padiglione “Spadolini inferiore” nello stand che condividiamo con Alia Servizi ambientali spa, con il comune obiettivo di sensibilizzare il mondo della scuola sul mondo delle raccolte differenziate, del riciclo e dell’economia circolare. Per fare ciò Revet ha deciso di portare in fiera tutta una serie di prodotti stampati in 3d dal partner R3direct con il granulo ottenuto riciclando le plastiche miste delle raccolte differenziate toscane. Ma in mezzo alle diverse creazioni artistiche (c’è anche una copia a grandezza naturale della testa del David di Michelangelo), Revet ha deciso di ospitare nel proprio spazio il primo prototipo del famoso “Desko”, la postazione da lavoro all’aperto pensata e progettata durante il lockdown da quattro giovani architette fiorentine – Maria Vittoria Arnetoli, Elisa Belardi, Elena Gelli e Camilla Tinti – stampato interamente in 3 d con quasi 100 kg di granulo derivato dal riciclo di Revet delle plastiche miste.

Desko rappresenta un innovativo elemento di arredo urbano che integra alla seduta un piano di appoggio e una copertura che ospita un pannello fotovoltaico. Desko si propone come dispositivo adattabile alle esigenze legate al lavoro a distanza e alla didattica all’aperto, intercettando le attuali trasformazioni relative alle modalità di uso degli spazi aperti verdi. Permettendo la ricarica di dispositivi elettronici come smartphone, pc e monopattini elettrici grazie agli elementi impiantistici connessi al pannello fotovoltaico, questa seduta energeticamente autosufficiente arricchisce le attrezzature di spazi pubblici e privati così da intercettare i benefici psico-fisici dati dal contatto con la natura.

“La stampa 3d è una tecnologia che ci permette di far vedere ai più giovani – ha detto il presidente di Revet Nicola Ciolini – cosa si può ottenere dalla plastica riciclata, a patto che prima gli imballaggi siano stati separati correttamente. Il valore educativo di oggetti come Desko è dunque altissimo e il fatto che quattro giovani professioniste abbiano pensato di coniugare nel loro progetto l’aseptto ambientale a quello sociale, ci rende molto orgogliosi”.

Il prototipo implementato grazie ad una partnership tra aziende toscane permette di inserire il prodotto in una filiera corta, circolare e sostenibile. La plastica raccolta da Revet viene selezionata e preparata sotto forma di granuli per il successivo stampaggio 3D effettuato da R3direct, a cui si aggiunge la componente impiantistica seguita da Enecom.

“Questo progetto nasce da una risposta spontanea e creativa al lockdown della primavera 2020 dovuto alla pandemia da COVID-19 – spiegano le ideatrici – L’input è derivato da una condizione emergenziale ma crediamo che Desko possa innestarsi su molteplici linee di tendenza che vedono una riscoperta degli spazi aperti verdi secondo nuovi approcci e paradigmi sia progettuali che di fruizione. Inoltre elemento fondamentale è la circolarità garantita dal riciclo delle materie plastiche recuperate dagli scarti domestici.

Vediamo questo primo prototipo come manifesto e sintesi di sostenibilità ambientale, economia circolare, progettazione creativa e innovazione tecnologica. Crediamo che grazie ai suoi caratteri di modularità e flessibilità possa essere declinato in plurimi ambiti di applicazione, dalle scuole ai cortili aziendali, dagli spazi pubblici alle strutture ricettive, adattandosi a diverse esigenze e contesti di installazione”.

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